PRIMA EDIZIONE

TRIENNIO

Il progetto ha il fine di stabilire una connessione tra il tessuto urbano ed alcuni elementi di rilevante importanza storica ad esso appartenenti. e’ stata necessaria la composizione di un'immagine architettonica riconoscibile, la quale possa esprimere a pieno l’importanza – senza togliere spazio e visibilità ai reperti storici ed industriali – della realizzazione di una biblioteca in un quartiere che vive di una continua dinamicità urbana.
la grande scala, che attraversa tutto l'edificio, permette il collegamento fisico, spaziale e percettivo tra passato (lv.-1, scavi), presente (lv.0 e lv.1, preesistenza industriale) e futuro (lv.2, sala lettura).
il volume opaco e introverso rappresenta il torbido presente, mentre la sala lettura, un volume trasparente, estroverso e luminoso, vuole rappresentare un'epoca futura-utopica dove la conoscenza è radicata nel popolo e si sprigiona in forma di luce influenzando positivamente la città.


Autore Diego SANNA

Corso Laboratorio di progettazione III

Docente Alfonso Giancotti

3SA-T
Progetto di rigenerazione urbana nell'intervento iacp in via sergio tofano,val melaina,roma.
l'intervento si inserisce all'interno di un tessuto urbano caratterizzato da case popolari in forma di corti quadrate chiuse, poco comunicanti con l'esterno.i servizi previsti nel progetto originario si presentano abbandonati ed occupati,trasformati dunque in ricoveri di fortuna.le corti,per il loro aspetto degradato, disomogeneo e per la loro topografia irregolare, sono poco utilizzate dagli abitanti, per i quali l'unica attività di svago è rappresentata dal centro commerciale poco lontano.il progetto mira dunque a non modificare il forte carattere del luogo e a valorizzare l'alto tasso di biodiversità già presente nella corte, introducendo servizi culturali (teatro,cinema,sala riunioni) ed attività (laboratori di fabbricazione tradizionale e digitale) in forma ipogea.la corte è concepita secondo il metodo dell'architetto g.clément,nel rispetto delle specie vegetali esistenti.


Autore Diana FERRO

Corso Laboratorio di progettazione architettonica II

Docente Rosalba Belibani

7SA-CU1
Il progetto per residenze nell'area del villaggio olimpico a roma, si sviluppa in un lotto dalla posizione centrale rispetto al quartiere. l'intento è quello di inserire un elemento moderno che non tradisca il preesistente, mantenendo quindi una linea di contatto fra vecchio e nuovo. nel progetto le cinque differenti tipologie abitative permettono la convivenza di ranghi e famiglie di diverso genere, così da promuovere un'integrazione fra le parti in un contesto adatto sia a chi vi risiede per lavoro, chi con famiglie numerose che per studenti, dalla vicinanza con le sedi universitarie. inoltre l'ampiezza del lotto permette di organizzare aree verdi attrezzate, in linea con l'uso nel quartiere.


Autore Silvia GROCCHI

Corso Laboratorio di progettazione architettonica II

Docente Anna Irene Del Monaco

12SA-T
Lo scopo è quello di creare delle aree ludiche e di incontro sociale, dove i fruitori del "pratone urbano" possano interagire tra loro e con il contesto architettonico/urbano che li circonda. l’idea progettuale nasce dal voler rivisitare e creare una versione low-cost della celebre seduta “pratone”. il “pratone urbano” è realizzato con materiali ed oggetti di uso comune, facilmente reperibili. la base è composta da blocchi forati in laterizio (del tipo portabottiglie) e può assumere forma quadrata o irregolare. i fori circolari dei blocchi in laterizio consentono l’alloggio e l’incastro dei noodle in plastazote che vengono tagliati in maniera obliqua e disuguale, in modo da ottenere elementi di altezza variabile, vengono quindi incastonati ai fori. il "pratone urbano" si presenta nelle versioni "cemento" e "rainbow".


Autore Vittorio PANNOZZO

Corso Atelier di design I

Docente Stefano Cassio

14SA-T
Sncrtsm - montespaccato roma

il progetto in questione puntava alla progettazione di un ambiente unico, definito come"piazza" dove potessero convivere 3 padiglioni religiosi, appartenenti a culture diverse, residenze, mensa, biblioteca e auditorium. il concetto guida è stato proprio il far convivere 3 religioni diverse (cattolicesimo, ebraismo, islam) in un unico ambiente, dovendo evitare contrapposizioni fisiche, essendo già presenti in grande quantità quelle ideologiche. i padiglioni di conseguenza vengono pensati allo stesso livello e modellati partendo dalla stessa forma base. il risultato alla fine risulta essere un accostamento di volumi, che non si accavallano, ma convivono, con spazi "privati" e approdo comune. trovandoci nella valle di montespaccato poi, immersi nel verde, con vedute ottime verso il cerchio esterno del raccordo, tutto l'impianto risulta tagliato, per consentire appunto la libera circolazione, che risulta aperta verso l'esterno.


Autore Antonio MONTAGNANI

Corso Laboratorio di progettazione III

Docente Guendalina Salimei

17SA-CU1
Progetto di una scuola elementare- zona tuscolana, roma
il progetto nasce con l'idea di restituire qualità sociale e di servizio ad un'area che, nonostante le potenzialità di spazio e di raccordo con l'asse principale del quartiere, è ora soggetta a parziale abbandono. il complesso secondo questa logica presenta sia ambienti di natura prettamente didattica, sia spazi comuni fruibili dal pubblico, quali la palestra,la mensa, l'auditorium ed eventualmente il verde circostante come parco urbano. l'assenza totale di recinzioni ha permesso ,inoltre, di creare un dialogo diretto con la comunità individuabile in due corti: una interna coperta su cui si affacciano gli spazi destinati all'insegnamento e una esterna vissuta come piazza all'aperto da cui si accede alla palestra e all'auditorium. fondamentale è ,infine, la presenza della ferrovia che ha generato un abbassamento graduale di livello in corrispondenza dell'area sportiva e dei percorsi di accesso al lotto.

Autore Angelica ROSSETTO

Corso Laboratorio di progettazione II

Docente Maurizio Pietrangeli

21SA-CU1
Scuola elementare-roma, quartiere tuscolano.
il progetto mira a valorizzare un quartiere di roma, il tuscolano, una
zona lasciata a se stessa, con aree completamente abbandonate e poco valorizzate;inoltre non esistono punti di incontro per adulti e bambini.la scuola elementare è un potenziale per ravvivare il quartiere e la socializzazione.infatti è una scuola ricca di attività;oltre alle normali aule ci sono aule interciclo che possono essere utilizzate anche durante il pomeriggio per attività extrascolastiche.inoltre ci sono altri tre spazi comuni fruibili dal pubblico:la mensa,l'auditorium e la palestra.tutti e tre questi spazi sono collegati direttamente con l'esterno e il pubblico può entravi senza passare per le aule della scuola.anche l'esterno è valorizzato con campi da calcio regolamentari,grandi aree verdi e viali alberati;creando un piccolo parco urbano
accentuato dall'assenza di recinzioni e connettendo così la scuola e il suo parco con il quartiere.

Autore Sara RAIMONDI

Corso Laboratorio di progettazione architettonica II

Docente Maurizio Petrangeli

22SA-CU1
Il progetto di riconversione dell’edificio dedicato ai servizi nell’intervento iacp si inquadra nel contesto del quartiere valmelaina, alla periferia nord di roma, in prossimità del centro commerciale porta di roma. l’intervento intende riabilitare l’insieme delle corti residenziali che caratterizzano l’apparato di abitazioni popolari, operando all’interno di una di esse. il progetto risponde alla necessità di riabilitare un edificio semi-abbandonato e mai entrato realmente in funzione, attraverso la realizzazione di servizi commerciali, di ristoro e di cultura (quali ristorante, libreria, negozi, biblioteca e cinematografo). la strategia di valorizzazione opera in modo poco invasivo tramite la riqualificazione della corte stessa, nella sua molteplice accezione di parco urbano, piazza verde e nodo di circolazione, riprogettando il vuoto secondo differenti livelli funzionali: percorsi, verde e acqua.


Autore Elisa DONNINI

Corso Laboratorio di progettazione architettonica II

Docente Rosalba Belibani

32SA-CU1
Si tratta del risultato del corso di progettazione architettonica. la partecipazione a un concorso internazionale in senegal è stata determinante: l'obiettivo era quello di realizzare un'architettura sacra in cui le tre religioni locali potessero incontrarsi e fondersi, ma anche un'intervento di rigenerazione per il villaggio di tanaf, nella regione senegalese di casamance. l'aspetto introspettivo, l'idea di spiritualità e il concetto di divino, insieme all'analisi del contesto fluviale del villaggio, hanno portato al concept della conchiglia, un'edificio attraversabile, chiuso ma al tempo stesso proteso verso la piazza antistante. in bamboo e adobe, nel rispetto dei materiali locali disponibili, l'edificio accoglie i fedeli e i visitatori in un ambiente silenzioso, fresco, illuminato dalla fenditura superiore, in cui raccogliersi e ritrovare se stessi. lo studio del vento e della raccolta dell'acqua, nonché delle giunture in bamboo, rendono il progetto sostenibile ed economico.


Autore Marco FALASCA, Paolo CORNELIO FABBRI, Marta FAZZINO, Giulia GIAMPIETRO, Eleonora GIANNETTI

Corso Laboratorio di progettazione tecnologica

Docente Giampaolo Imbrighi

33SA-CU1
L'intervento mira al risanamento dell'area sventrata negli anni trenta e mai più ricostruita. attraverso la porosità dei manufatti si vuole ricreare l'asse che metteva in connessione il lungotevere dei sangallo con via giulia, e poi, con piazza della moretta. la dinamicità dei blocchi componenti le residenze e l'immobilità attraversabile del museo si contrappongono, per sottolineare differenze tipologiche. ciononostante tendono a nascondersi nel contesto policromo e movimentato della strada. l'edificio residenziale, infine, con un taglio obliquo sul retro configura il pentagono di piazza della moretta, nel quale è installata una fontana con sedute.


Autore Alessandro DI EGIDIO

Corso Laboratorio di progettazione architettonica III

Docente Massimo Zammerini

36SA-CU1
Guido reni district è un progetto di rinnovazione urbana che si è sviluppato seguendo le linee guida del concorso progetto flaminio. il programma prevede un la pianificazione e la progettazione dell'intera area lungo via guido reni, quartiere flaminio. la destinazione d'uso degli edifici è perlopiù residenziale, con l'aggiunta di una % di cubatura destinata a servizi commerciali. il concept di progetto nasce dall'esigenza di rendere la zona estremamente permeabile e accessibile. su questo principio si è sviluppato l'intero progetto. la scala urbana, quella dell'edificio e quella dell'alloggio.a livello urbano sono state identificate tre principale aree o piazze. la piazza della "città della scienza" con carattere pubblico/turistico. la piazza "fontain" con carattere pubblico/di quartiere. la piazza verde "parco grd". gli edifici derivano dalla definizione di 7 differenti alloggi, assemblati tra loro sotto forma di torri, a loro volta assemblate rispetto le esigenze dello spazio vuoto.


Autore Michela PECORARO

Corso Laboratorio di progettazione architettonica III

Docente Filippo Lambertucci

37SA-CU1
Eur
una strada, una piazza, una casa flessibile.

l'obiettivo del laboratorio era quello di creare un complesso di ville a schiera integrato con servizi pubblici. il concept di progetto si sviluppa su 2 assi principali, perpendicolari fra loro, realizzando le abitazioni parallele all'asse maggiore, mentre all'incrocio fra i 2 assi sorge un'edificio polifuzionale (biblioteca, libreria, caffetteria) e nella parte terminale dell'area, viene realizzato un auditorium (situato lungo l'asse maggiore).i prospetti dei vari edifici sono omogenei fra loro grazie all'uso di bucature quadrate disallineate fra loro. questo tema delle bucature quadrate viene riutilizzato anche nella progettazione di elementi puntuali nello spazio pubblico, che hanno l'obiettivo sia di creare degli assi visuali, sia di creare delle cornici rivolte all'ambiente circostante, in modo tale che ogni bucatura dia uno scorcio unico. il tutto è completato dalla progettazione di spazi verdi e vasche d'acqua.


Autore Amarildo BRACAJ

Corso Laboratorio di progettazione architettonica III

Docente Massimo Zammerini

38SA-CU1
Progetto di rigenerazione urbana all interno del quartiere val melaina. il contesto è caratterizzato da corti quadrate chiuse composte da 4/5 edifici ed un corpo di servizi ciascuno. questi ultimi risultano in parte occupati ed in parte adibiti a funzioni locali.il progetto si propone di soluzionare l area attraverso opportuni servizi ricercati tra le opinioni dei residenti e la messa a disposizione di ambiti all aperto a loro dedicati.l edificio si compone di due blocchi messi a sistema dalla stessa copertura curva opaca per dinamicizzare lo skyline urbano e da pareti trasparenti per sfondare la condizione chiusa della corte rendendola penetrabile da ogni lato. il progetto è sensibile alla questione della sostenibilità pertanto adotta soluzioni quali buffer zone, vetri selettivi e vetri basso emissivi.


Autore Viviana DIONISIO

Corso Laboratorio di progettazione architettonica II

Docente Rosalba Belibani

39SA-CU1
Il progetto prevede un nuovo insediamento abitativo nel quartiere di casale caletto a completamento dell'abitato esistente in una parte al limite con il paesaggio naturale circostante. l'intervento si pone come argine tra il tessuto ortogonale costruito del quartiere e l'organicità della natura, traducendosi in linee oblique che tentano di far dialogare entrambe le entità. l'idea concettuale che ha guidato il progetto è stata quella di sconvolgere il concetto di casa in linea attraverso la reinterpretazione dell'archetipo della casa-capanna.


Autore Sabrina CRUOGLIO, Giulia CONDULMARI, Omar CHATT, Noémie Gautier

Corso Laboratorio di progettazione tecnologica

Docente Eliana Cangelli

42SA-CU1
SELEZIONATA
Il tema progettuale è la realizzazione di residenze a schiera, parco e nucleo di servizi alle porte dell eur.
le residenze, presenti in 5 tagli (200, 150, 100, 75 e 60 m^2) presentano ampi spazi comuni. il complesso di servizi in dotazione al parco consiste in una serie di blocchi adibiti alle diverse funzioni che sono messi in relazione ed articolano un sistema di verde e di piazze lastricate. il complesso con le piazze attigue integra e si inserisce nel percorso del parco. i blocchi, tutti di altezza contenuta (4m) si trovano alla stessa quota e sono strettamente legati l’uno all’altro. le pareti degli edifici sono trasparenti, un sistema di lastre di vetro completamente apribili in funzione di ventilazione nel periodo estivo. le lastre sono inoltre serigrafate nel lato sud in modo da schermare le radiazioni solari. la trasparenza degli edifici ha non solo la funzione di
illuminazione diurna ma gli edifici stessi potrebbero erogare luce dopo il tramonto del sole.


Autore Lavinia Anzini

Corso Laboratorio di progettazione architettonica III

Docente Massimo Zammerini

44SA-CU1

BIENNIO

L’area di progetto si trova nei pressi di ostia antica dove un tempo si trovava il “campo salino”. e’ stretta tra due grandi margini infrastrutturali: la ferrovia roma - lido a sud-est e il sistema via del mare – via ostiense a nord-ovest. e’ occupata da drosscapes (depositi di materiali, autodemolizioni) da delocalizzare in aree appositamente attrezzate per riconvertire le aree liberate in destinazioni più convenienti e restituire qualità e valori ai territori e paesaggi coinvolti tramite una centralità vuota. poiché il tema principale era il riuso, l’ idea di progetto è nata dall’individuazione dei confini delle aree dismesse per proporre una rinaturalizzazione. le aree identificate diventano “zolle ecologiche” ognuna diversa dall’altra per tipo di vegetazione. poiché l’area inizialmente era uno stagno ho pensato quindi di “allagare” lo spazio tra le zolle tramite vasche che costituissero un sistema di acqua frammentato in contrapposizione al sistema lineare dei fossi.


Autore Ilaria Buozzi

Corso Laboratorio di sintesi in composizione e progettazione urbana - paesaggio

Docente Piero Ostilio Rossi

28SA-M
Il progetto per il centro servizi, museo e sala conferenze dell'isola sacra si basa su una forte dialettica fra antico e contemporaneo, un dialogo che sottolinea fortemente la presenza del frammento nella grammatica del nuovo edificio. la procedura compositiva si avvale delle tecniche di innesto della botanica tradizionale, proponendo un evoluzione dell'ibrido alla ricerca di una nuova configurazione senza tradirne il codice, alterando e dilatando le forme. un organismo unico che dialoga con il tempo ed il presente.


Autore Roberto FIORETTI

Corso Laboratorio di sintesi

Docente Piero Ostilio Rossi

2SA-CU2
Antiquarium di villa adriana – tivoli
l’intenzione progettuale nasce dall’idea di accostarsi all’antico attraverso un involucro mite che lasci alla rovina il ruolo di protagonista.
piastre di vetro rivestono e proteggono il guscio interno formato da un’ossatura lignea.il corpo è luogo di ristoro per i visitatori che osservano il passato da una vetrina nella rovina, dove l’esile struttura è metafora stessa del rudere la quale si manifesta senza artifizi e mascheramenti, trasponendo su di se ruolo statico e empatico all’interno dell’ambiente che coinvolge lo spettatore nello scorrere del tempo. la luce qui è naturale, spontanea e crudele, ma all’interno dello spazio museale, essa diviene controllata perché sarà la statuaria a prendere il suo spazio, ad avvolgere il visitatore in un sistema rigido, ossessivo, critico al fine di ricercare un gigantismo all’interno di uno spazio (esistente) ridotto e contratto, che obbliga lo spettatore ad osservare dal basso verso l’alto, un'epoca passata.

Autore Riccardo Bulzoni

Corso Laboratorio di sintesi finale

Docente Lucio Altarelli

4SA-CU2
Il progetto nasce dalla necessità di un centro servizi in un'area, l’isola sacra, tra ostia e fiumicino, che presenta rilevanti connessioni col tema della memoria, recente e antica. la posizione del sito, tra l'archeologia di portus ed ostia, e l'identità rurale del paesaggio e della preesistenza, una fattoria in disuso, definiscono i confini progettuali.
il progetto si definisce come una metamorfosi e il nuovo organismo architettonico è generato secondo due argomenti: monolite e dimensione. monolite nell'approccio sintetico alla composizione, derivante da un unico oggetto formale che si rapporta con le preesistenze unificando l'immagine e invertendo i significati di pieno e vuoto. dimensione che, nella regolarità della pianta, provvede a intendere l'elevato come un sovrapporsi di strati, generati dal susseguirsi di partizioni traslucenti e sintetiche per originare una vita interna di sequenze visive, epifanie diafaniche ed imprevisti.

Autore Antonio AZZOLINI

Corso Laboratorio di sintesi finale

Docente Piero Ostilio Rossi

6SA-CU2
Il progetto è un luogo di culto in senegal, in un villaggio chiamato tanaf. il villaggio prendeva l'acqua da un fiume che purtroppo è diventato salato e quindi le persone vivono una situazione di emergenza. il progetto, oltre ad essere un'architettura sacra, contiene al suo interno una serie di tecnologie e visto che esso viene realizzato dalle persone del posto loro apprenderanno queste tecnologie e riusciranno poi a sfruttarle anche nelle proprie abitazioni e quindi sopravvivere all'emergenza attuale e anche alle future.

Autore Cristian Ovidiu PAVEL, Sara GIGI, Emanuele FRATTA, Valentina IOZZI

Corso Laboratorio di progettazione tecnologia III

Docente Giampaolo Imbrighi

8SA-M
All’interno di un complesso residenziale popolare ad alta densità nella periferia di roma il programma prevede la demolizione e sostituzione di un edificio in stato di degrado e la riqualificazione dello spazio esterno antistante, una corte quadrata di circa 100 m per lato.
il progetto approfondisce una delle grandi corti trattate nel masterplan urbano di gruppo, che connette e riabilita spazi in comune.
free domus risponde ad un programma misto, in cui la configurazione dello spazio esterno è preponderante: vengono definiti vari livelli di soglia fra spazi privati e collettivi. la complessità formale è in realtà un risultato di compenetrazioni tra vuoto e costruito, ed offre a chi vive all’interno scorci diversi.
oltre all’attenzione rispetto a fattori ambientali, il progetto risponde al problema - abbastanza diffuso - dell’esposizione visiva degli impianti per l’aria condizionata, inserendoli entro cavità nei muri esterni, nascoste alla vista da bande in acciaio perforato corten.

Autore Michael Francesco LOMBARDI

Corso Laboratorio di progettazione IV

Docente Rosalba Belibani

9SA-CU2
Nuovo centro culturale borghetto flaminio - via flaminia.

l' idea di progetto è quella di ristabilire un contatto diretto con il prevalente elemento naturale del quartiere (la rupe) attraverso un giardino botanico posto in copertura della nuova costruzione e di riqualificare l' area dismessa del borghetto flaminio creando un nuovo polo culturale per una ricca e varia popolazione artistica spaziando tra , musicisti, pittori, architetti, troupe teatrali e di danza.
inoltre l' intervento prevede delle nuove residenze per artisti e studenti riqualificando l' area delle ex caserme atac presenti accanto al famoso museo explora.

Autore Daniel GOMEZ

Corso Laboratorio di progettazione IV

Docente Nilda Valentin

10SA-CU2
L’area dell’ex deposito atac vittoria e l’area ater adiacente sono da anni oggetto di una contesa tra il comune ed i cittadini. da un lato il comune vorrebbe venderle a privati, dall’altro i cittadini difendono la necessità di progettare su di esse quel polo di servizi e verde pubblico ad oggi assente nel quartiere.
l’area diviene quindi l’occasione per un progetto che non risponda solo in termini funzionali alle necessità del quartiere, ma che divenga immagine di quella partecipazione dei cittadini senza la quale la costruzione di questo spazio pubblico non sarebbe possibile.
l’idea di progetto è quella di ribaltare i ruoli assegnati solitamente ad edifici e spazio aperto, rendendo i primi elementi di connessione del secondo, considerato come luogo primario di relazione; inoltre il progetto si propone di ridurre gli elementi della sua costruzione fino a renderli gestibili dall’azione umana, in modo da permettere al cittadino di decidere della trasformazione dello spazio in cui vive.

Autore Liselotte Corigliano

Corso Laboratorio di progettazione IV

Docente Nilda Valentin

11SA-CU2
L’idea dell’allestimento è improntata sul geometrismo ideologico: simulando con i pannelli espositivi la forma di un cerchio inscritto in un quadrato, si è voluta sottolineare l’importanza dell’architetto per le relazioni scaturite dall’accostamento di due forme geometriche diverse e, la frammentazione del perimetro del quadrato in pannelli traslati tra loro organizza lo spazio.
le figure dei due cerchi, uno inscritto nell’altro, sono leggermente traslate rispetto al centro della sala per poter permettere la realizzazione di alcune viste prospettiche verso i vari pannelli su cui sono esposte le opere.

Autore Ivan SIMOTTI, Astrid HORUCKOWA, Matteo RAGONESE, Valerio SCHITO, Flavia TIBURZI

Corso Allestimento e Museografia

Docente Paola Guarini

13SA-CU2
Come in una vera e propria città, la città della moda e del design di roma, nella zona di trastevere, è caratterizzata da edifici con funzioni, forme, volumi e spazi differenti, collegati tra loro da una strada/passerella sospesa che costeggia tre grandi vuoti con aree verdi e che si conclude nel polo museale, offrendo percorsi e punti di vista sempre diversi. gli spazi esterni sono caratterizzati da pochi elementi puntuali a sottolineare come questo sia solo uno spazio di passaggio.
i rivestimenti dei vari padiglioni sono caratterizzati da vetrate con colorazioni differenti. si differenzia la torre amministrativa che svetta rispetto agli altri padiglioni ed è caratterizzata da un rivestimento mobile che permette, previa chiusura, l’affissione di cartelloni pubblicitari o la proiezione di film. le facciate su strada sono invece trattate come monoliti per mantenere inalterati gli attuali assi prospettici del quartiere, rendendo così il progetto maggiormente armonizzato con il contesto.

Autore Marco PALOMBELLI, Federico PALLI

Corso Laboratorio di progettazione IV

Docente Laura Valeria Ferretti

15SA-CU2
SELEZIONATA
L'idea alla base del progetto viene da una riflessione sul rapporto fra natura e uomo negli spazi atrofizzati, un rapporto inteso in maniera bilanciata in cui questi due protagonisti trovano la giusta proporzione.
l'area di progetto è quella di borghetto flaminio, nel quartiere flaminio a roma, un area compressa tra il ministero della marina e la rupe che costeggia via flaminia.

Autore Daniela NAPPO

Corso Laboratorio di progettazione IV

Docente Nilda Valentin

16SA-CU2
Area: area dell’ex fabbrica miralanza a roma, caratterizzata da un’ampia depressione e che presenta una serie di criticità che la rendono una frattura urbana. gli spazi pubblici sono pochi e degradati. diversi edifici sono in stato di abbandono, così come l’ampia area verde accanto all’ex fabbrica. i collegamenti trasversali sono interrotti a causa della depressione, limitando la permeabilità.

categorie di intervento: ricucitura urbana, servizi commerciali, residenze e spazi pubblici.
1. realizzazione di una piastra alla quota della città per incrementare la permeabilità dell’area a livello ciclopedonale, e di due nuove strade carrabili.
2. attività commerciali sotto la piastra per favorire la varietà funzionale.
3.due studentati di nuova costruzione vanno a definire i nuovi spazi pubblici e ad incentivare la riattivazione degli edifici abbandonati.
4. realizzazione di un parco nell’area verde abbandonata e riqualificazione dell’ex miralanza come laboratori artistici.

Autore Maria Vittoria DELLI CARRI, Eleonora Devreux, Elena LUONGO; Nicolò SANTINI; Alimo TATTI

Corso Laboratorio di progettazione architettonica III

Docente Francesco Cellini

18RT-M
SELEZIONATA
Il progetto risponde alle esigenze della s.p.a. assicurazioni generali di avere una nuova sede commerciale e direzionale nel quartiere romano di ostiense. l’area di progetto, interessante per il passaggio sopraelevato della ferrovia e per alcuni elementi di attrazione pubblica, si colloca tra via del porto fluviale e via ostiense. l’edificio deve assumere una funzione commerciale, di vendita diretta del prodotto e una direzionale. la matrice del progetto è quella di avere uno spazio pubblico su strada, dedicato al cittadino ma che allo stesso tempo garantisca alla società una buona visibilità per la vendita del prodotto. tre corpi cilindrici cavi, in contrasto geometrico con il resto del complesso, sono gli appoggi della trave reticolare spaziale posta in copertura che tiene sospeso il volume degli uffici. due di questi fungono da filtro tra la parte pubblica e il restante corpo edilizio, ospitando i servizi di distribuzione verticale. ogni fase del progetto è stato modellata in revit.

Autore Ludovica MARCACCI BALESTRAZZI, Marcello MARCANGELI

Corso Laboratorio di progettazione architettonica III

Docente Michele Furnari

19RT-M
C'è oggi a roma una scuola che forma giovani skater, rapper e streetartist? il mio progetto si chiama “streatrome” ed ha lo scopo di servire un’idea del professor antonino saggio che lavora su delle "urban green lines" insite alla periferia est della capitale. proprio per questo l'intervento è pensato come una grande infrastruttura che veste i panni di spazio pubblico in un' area limitrofa a quella della stazione metro di ponte mammolo a roma; quindi uno spazio pubblico istituito dove giovani romani si possono incontrare, possono lavorare con artisti esperti e spendere del tempo senza l’obbligo di ritagliarsi aree abbandonate della capitale come oggi accade. tutto gira intorno all' urbanizzazione sotterranea. infatti ser è prima di tutto un parco innalzato dall' aspetto incolto, dove vince il verde ed a fare da riferimento sono 5 grandi monoliti che offrono servizi legati al pubblico; poi anche una città sotterranea dall’aspetto industriale che ospita aule studio, laboratori e servizi.

Autore Pietro FIORI

Corso Laboratorio di progettazione architettonica IV

Docente Antonino Saggio

20SA-CU2
Il progetto si compone di tre parti: la corte (superiore e inferiore), la biblioteca, la residenza.
si parte da un proporzionamento iniziale delle residenze che ricalca l’area di base della stecca da riqualificare per poi progettare una successiva integrazione della stessa con la corte su due livelli e con la progettazione di un secondo edificio interno alla corte collegato al ballatoio delle residenze il quale diventa una seconda piazza rialzata. questo secondo edificio è la biblioteca, coperta dalla testa di una lunga struttura lignea reticolare di forma organica che parte dalla corte inferiore per protendersi e in fine appoggiarsi alla biblioteca. questa struttura aiuta la creazione “protetta” di una piazza nella corte inferiore e la collega con la piazza della corte superiore.
le residenze (su pilotis) sono organizzate attraverso un elemento di distribuzione orizzontale che favorisce uno scambio sociale di quartiere: il ballatoio. il ballatoio è intenzionalmente progettato molto.

Autore Valentina CASALE

Corso Laboratorio di progettazione architettonica IV

Docente Rosalba Belibani

23SA-CU2
Roma termini, il più grande nodo di scambio in italia. ogni giorno transitano circa 480.000 persone. termini è per molti un luogo di attesa, per altri un punto d'incontro; io lo vedo come un luogo vissuto al tempo stesso da due esistenze parallele, che quasi mai si incontrano: il cittadino italiano e l'immigrato.
il luogo dell'intervento è posto lungo il fronte sud-ovest della stazione termini, lungo via giolitti, in un isolato urbano edificato solo per metà; attualmente è occupato da un corpo basso, di un solo piano, che ospita una serie di strutture per la ristorazione.
la casa delle culture è un edificio polifunzionale dedicato all'interculturalità; un portale di ingresso a roma che ha lo scopo di facilitare l'integrazione dell'immigrato attraverso la formazione al lavoro, permettendo l'incontro di differenti culture.
l'edificio può essere schematizzato da due parallelepipedi, tra loro paralleli, connessi da un piano orizzontale che permette di avere ampi spazi comuni.

Autore Giulio PINCI

Corso Laboratorio di progettazione architettonica II

Docente Manueal Raitano

24SA-M
L’area del parco delle saline è definita dal fascio infrastrutturale costituito dalla ferrovia roma-lido, sul margine sud-est e il sistema viario sul margine nord-ovest. dopo una prima analisi l’area risulta oggi densamente occupata da drosscapes (depositi di materiali; autodemolizioni) e la strategia di progetto prevede la delocalizzazione queste attività in altre aree e di riconvertire le aree liberate nelle destinazioni più convenienti, per restituire qualità e valore ai territori e ai paesaggi coinvolti.
l'idea progettuale è di una rinaturalizzazione totale dell'area, nella quale ritagliare delle "stanze" dove i fruitori vengono accompagnati da un percorso principale e un sistema lineare di acqua, che ne diventano gli elementi narranti. le stanze sono poi state caratterizzate dalle diverse funzioni e attraverso la colorazione della vegetazione nelle diverse stagioni mantenendo in alcune di esse degli elementi naturali e artificiali preesistenti.

Autore Jody PINCI

Corso Laboratorio di sintesi in composizione e progettazione urbana (paesaggio)

DocentePiero Ostilio Rossi

25SA-M
Nuova stazione ferroviaria_piazza zama
la stazione sorge attorno ad un patio o piazza centrale, origine dell’insieme che lo racchiude. la piazza con la sua grande dimensione rispetto a quella relativamente modesta della stazione, è pensata con la funzione di racchiudere riti e giochi pubblici, mentre lo spazio costruito vi si contrappone con un considerevole numero di parti.
i due muri rossi aprono il tragitto dei moderni viaggiatori delineando il percorso. sono riferimenti, oggetti nello spazio velocemente identificabili anche a distanza, che ambiscono ad essere punti d’incontro. sono muri contenitore.
la scala, è un elemento portatore di un’indicazione chiara: quella del movimento, un movimento che vuole essere più virtuale che fisico. e’ un segnale di dinamismo, aggressivo e di fuga verso l’esterno estremamente lineare.

Autore Elena MELINELLI

Corso Laboratorio di sintesi finale

DocenteRosario Gigli

26SA-CU2
Il mausoleo di romolo, immerso nel parco dell'appia antica a roma, rappresenta un chiaro esempio di stratificazione storica e costruttiva: è ben leggibile l'addossamento di un casale rustico settecentesco alla fabbrica romana tardoantica. l'intervento progettuale vuole valorizzare e promuovere il patrimonio storico-archeologico e sanare le criticità legate al degrado fisico e funzionale della fabbrica. si vuole così favorire una lettura e una comprensione completa dell’edificio e delle sue parti, una corretta e adeguata fruizione degli spazi, l’introduzione di nuove attività che rilancino il sito e l’esperienza didattico-culturale offerta, in cui il nuovo rispetta l'autenticità dell'antico: ripristino delle percorrenze e degli accessi originari, riconversione degli ambienti del casale al fine di ospitare nuove funzioni, costruzione ex novo della quinta scomparsa del quadriportico per ospitare funzioni turistico-ricettive, installazione di una copertura praticabile sulla rotonda.

Autore Jacopo CANTALINI, Luca ALESSANDRINI, Giulia ALONZI

Corso Laboratorio di Restauro

DocenteMaurizio Caperna

27SA-CU2
SELEZIONATA
"genius loci" in architettura significa la ricerca della matrice formale e spaziale di un insediamento umano. in etruria si verifica un particolare femonemo geologico chiamato via cava, una rete di forre, improvvise spaccature nel paesaggio, trincee naturali circondate da pareti tufacee. gli insediamenti di questa regione mantengono la memoria di questi ancestrali rifugi, sviluppando borghi dalla spazialità unica - strade sempre circondate da quinte edilizie, esattamente come le vie cave. utilizzando la stessa matrice formale e spaziale si sono progettati quattro padiglioni ipogei, interconnessi da una rete di percorsi pedonali semipogei scavati nella collina tufacea: la volontà è quella di invitare alla scoperta della ricchezza del paesaggio e del sottosuolo di proceno, nonchè ricollegare le emergenze storiche del borgo; il tessuto edilizio è completato a livello sotterraneo con funzioni di rilancio del territorio e spazi pubblici in copertura.

Autore Jacopo CANTALINI, Davide BUGIONOVI, Andrea ALBEGGIANI, Luca ALESSANDRINI

Corso Laboratorio di progettazione IV

DocenteRoberto Cherubini

29SA-CU2
SELEZIONATA
Il progetto è un grande centro nautico che comprende una pluralità di funzioni ad esso dedicata come la scuola di vela, i cantieri navali, le aule sperimentali di ingegneria. sorge sull'argine del canale dei pescatori ad ostia. l'intero sviluppo dell'impianto vuole essere un nodo strategico che abbatte le barriere parallele costituite dal lungomare e dalla ferrovia per ricollegare il bosco della riserva naturale di "castel porziano" alla spiaggia e quindi al mare, adattandosi ed intrecciandosi alla morfologia naturale del luogo. l'edificio diventa a sua volta ponte, spazio per barche e per pedoni.
l'aspetto visivo di forte impatto per forme colore e materiale, tende a ricreare una connessione mentale alle linee della nautica, alle memoria dei materiali e cantieri navali. la leggerezza materica riconduce alla natura aleatoria delle “baracche” del luogo.

Autore Gabriele SAVI

Corso Laboratorio di sintesi finale in progettazione architettonica

DocenteOrazio Carpenzano

30SA-CU2
SELEZIONATA
Il nuovo nell'antico, o nuovo come metamorfosi, è il concetto intorno al quale gira il cuore del progetto.
si affronta il rapporto con un fabbricato esistente e in disuso, ma soprattutto con un'area di grande importanza storica, ovvero la necropoli di portus, situata in prossimità dell'antico porto di claudio, il più grande ed importante dell'epoca.
il progetto del centro servizi si mette al centro della rigenerazione dell'intera area, e si innesta nella grammatica del luogo cercando un continuo dialogo con l'antico.
azioni come la saturazione, l'accostamento e l'addizione hanno dato vita al progetto senza tradire la memoria della preesistenza.

Autore Marius DUMITRACHE

Corso Laboratorio di sintesi in progettazione

DocentePiero Ostilio Rossi

31SA-CU2
Il progetto trae le sue basi formali dall'idea di costruire un nuovo argine, abitato, per il canale dei pescatori. la tradizione dello spessore murario viene attualizzata grazie alla progettazione di uno spesso muro cavo che ospita tutti gli spazi serventi, i collegamenti verticali e gli impianti. l'edificio lineare, che ospita la scuola di vela e il centro sportivo si piega per generare una nuova darsena e si collega alla quota del terreno tramite una piazza inclinata.

Autore Angelica ZIZZI

Corso Laboratorio di sintesi architettonica

Docente Orazio Carpenzano

34SA-CU2
Il progetto consiste in una riqualificazione e risistemazione di un'area collocata in una posizione strategica, l'isola sacra, nei pressi di ostia antica e fiumicino, circondata da ampi spazi verdi, superfici d'acqua e aree archeologiche, che portano a considerarla il nucleo centrale di collegamento tra questi sistemi.
nell'area in questione si prevede la realizzazione di un centro servizi, museo e sala conferenze attraverso l'idea di accostamento e addizione alla preesistenza.

Autore Sooley DEL AGUILA

Corso Laboratorio di sintesi

DocentePiero Ostilio Rossi

35SA-CU2
L’arrivo della via cristoforo colombo sul lungomare di ostia è oggi un punto irrisolto privo di configurazione. il progetto mira alla realizzazione di uno scambio internodale tra il sistema ambientale e il sistema infrastrutturale attraverso una piastra dalla forma a croce. l’impianto sopraelevato consente il collegamento di tutti gli elementi senza interrompere il tessuto preesistente. sottili passerelle uniscono il mare alla pineta e la stazione ferroviaria alla litoranea. volumi dalle forme elementari sono poggiati o incastrati alla piastra dando origine a diverse funzioni. la giacitura dell’edificio, obliqua rispetto all’asse viario, ricalca un antico tracciato romano ed innesca un meccanismo dinamico e lineare con la morfologia del luogo.

Autore Nicolò Marzano

Corso Laboratorio di sintesi architettonica

Docente Orazio Carpenzano

40SA-CU2
Lo scopo del progetto è la riqualificazione dell'area denominata borghetto flaminio a roma, attraverso il recupero e la progettazione di strutture intese a raccogliere nuove attività e servizi culturali integrati, ma anche lo sviluppo di un nuovo parco urbano che possa riconnettere l’area con la città. l'obiettivo principale è rendere interpretabile il passato storico dell'area , valorizzando anche il contesto ambientale della rupe.
l'area è un sistema di diversi livelli scavati nel terreno con una geometria che cerca di essere il più organica possibile, questi livelli organizzano i poli principali del complesso e ci scoprano i resti archeologici. i diversi corpi sembrano uscire della rupe. per sprimere la dualità tra contesto urbano e natura si usano due lenguaggi costruttuvi diversi: sopra il livello della flaminia gli edifici sarano di matone in latirizio rosso ricordando il passato industriale dell'area, sotto sarano di blocchi di tufo, materiale storico dell'area.

Autore Ariana RIBAS

Corso Laboratorio di progettazione architettonica IV

Docente Nilda Valentin

41SA-CU2
SELEZIONATA
Nell’esplorazione del rapporto tra società e modello abitativo, il progetto individua la chiave di lettura della possibile traiettoria dell’edilizia sociale in italia. il social housing si qualifica come strumento capace di produrre un nuovo approccio etico dell’abitare, attraverso due soggetti: uno attivo, la società, e uno passivo, l’involucro edilizio, nell’auspicio di una società più consapevole nell’uso di risorse e spazi, con il recupero di tipologie abitative del passato, quali la “casa a ringhiera”.
il sistema si articola su vari nodi: la corte diffusa come elemento di aggregazione; il ballatoio e le scale, spina dorsale della vita sociale; il doppio affaccio, ovvero il doppio orientamento,la presenza di due facciate con funzioni differenti, ma di eguale dignità, quali il lato ballatoio e il lato logge.
dal punto di vista della flessibilità, l’edificio è stato per così dire affettato su di un modulo di 4,5m per 6m, permettendo aggregazioni e composizioni praticamente infinite.

Autore Irene FIORE

Corso Laboratorio di sintesi in composizione e progettazione urbana (strutture)

Docente Lucio Barbera

43SA-CU2
Il progetto si colloca in un quartiere di recente espansione, nel tredicesimo arrondissement di parigi. l’analisi dell’area ha spinto alla progettazione di una torre di sessanta piani (per un’altezza totale di 210 metri) che ospiterà uffici, punti di ristoro e abitazioni, nonché un sistema di giardini pensili posti a varie quote. per l'attacco a terra è stata progettata una grande piazza ipogea e una piastra che potesse contenere le attività commerciali, i servizi e i sistemi di accesso alla metropolitana parigina.
si è voluto sperimentare una nuova soluzione strutturale per edifici alti, fondata nella configurazione tridimensionale tetraedrica, che prenda le distanze dalle strutture ordinarie, lasciando la libertà compositiva di realizzare grandi vuoti lungo l’altezza e svincolando il nucleo dalla funzione portante.
la geometria tetraedrica è stata sviluppata come soluzione strutturale e architettonica, ai fini del ricongiungimento fra spazio architettonico e struttura.

Autore Roberto TARDOCCHI

Corso Laboratorio di sintesi in progettazione e riabilitazione strutturale

Docente Fabrizio Mollaioli

45SA-CU2
SELEZIONATA
Il progetto, situato in un vuoto urbano a roma, tra via di vigna stelluti e corso francia, propone un sistema di aree per l'educazione al riciclo, e per la ricerca relativa ai materiali di scarto. si configura come una risposta ad una crisi ambientale, sociale e urbana, articolandosi come una rete di attività che instaurano delle relazioni le une con le altre: il risalto maggiore è dato alla conoscenza, unica via per la formazione dei più piccoli e la sensibilizzazione della città ai temi dell’inquinamento,della risposta ecologica e al tema del riciclo. questo,elemento che fa muovere altri meccanismi della struttura, si realizza mediante laboratori didattici, attività espositive e uffici per la ricerca. e'promosso inoltre, anche in senso commerciale, con la previsione di un mercato del baratto e di un bookshop attinente al tema.sarà dunque una rete di attività che qualificano un urban void e che lo restituiscono potenziato,senza gravare sull'ambiente.

Autore Stella FRATINI

Corso Laboratorio di progettazione IV

Docente Antonino Saggio

46SA-CU2